Sort de documënt: Documënt
Titul:
Index specificans | Urbar
Descriziun: Regest: Moling Sepl (*1934)
Documënt tut fora de n urbar de dlijia, che reverda cunc, inanter chisc ince la retribuziun por le prou. Documënt scrit a man, daté 1648.
Estratto di urbario in parte scritto in latino per definire i redditi di un curato provvisorio di La Valle assieme al curato Giovanni Crazzolara di Longiarú. Si fa riferimento all’urbario dell’allora curato di La Valle Christiano Bernardinis, da quale risulta ció che ogni maso deve consegnare al reo curato in forma di denaro oppure in grano (segala, orzo), formaggio e burro. In tutto si calcolano 45 masi. Dall’urbario si evidenzia anche l’obbligo di condurre la legna per il riscaldamento. In favore del curato va anche la decima di Seres in Longiarú computata in denaro, il suo salario, le regalie. Singoli proprietari sono tenuti a pagare p. es. il fabbro di Pederoa, Baltassare Comploi, il maso Comploi e Aggorei. Inoltre riceve un offerta ogni quattro tempora, nonché una parte del pane distribuito in occasione della sagra ai poveri, un contributo per le processioni intorno alla Tavella da Badia a Longiarú. Inoltre si paga per ogni battesimo, per la benedizione delle donne dopo il parto, per la pena dopo la confessione, per il conferimento dei SS. Sacramenti agli infermi, per le sepolture, per i matrimoni con l’applicazione di 6 SS. Messe, per le preghiere in suffragio delle anime espressamente ordinate; il sig. Curato riceve diverse offerte in occasione del Venerdí Santo, del Corpus Domini, da parte sua peró é obbligato a recitare SS. Messe Laus Deo semper = A Dio sia sempre lode.
Gerarchia: A-1071/016
Documënt tut fora de n urbar de dlijia, che reverda cunc, inanter chisc ince la retribuziun por le prou. Documënt scrit a man, daté 1648.
Estratto di urbario in parte scritto in latino per definire i redditi di un curato provvisorio di La Valle assieme al curato Giovanni Crazzolara di Longiarú. Si fa riferimento all’urbario dell’allora curato di La Valle Christiano Bernardinis, da quale risulta ció che ogni maso deve consegnare al reo curato in forma di denaro oppure in grano (segala, orzo), formaggio e burro. In tutto si calcolano 45 masi. Dall’urbario si evidenzia anche l’obbligo di condurre la legna per il riscaldamento. In favore del curato va anche la decima di Seres in Longiarú computata in denaro, il suo salario, le regalie. Singoli proprietari sono tenuti a pagare p. es. il fabbro di Pederoa, Baltassare Comploi, il maso Comploi e Aggorei. Inoltre riceve un offerta ogni quattro tempora, nonché una parte del pane distribuito in occasione della sagra ai poveri, un contributo per le processioni intorno alla Tavella da Badia a Longiarú. Inoltre si paga per ogni battesimo, per la benedizione delle donne dopo il parto, per la pena dopo la confessione, per il conferimento dei SS. Sacramenti agli infermi, per le sepolture, per i matrimoni con l’applicazione di 6 SS. Messe, per le preghiere in suffragio delle anime espressamente ordinate; il sig. Curato riceve diverse offerte in occasione del Venerdí Santo, del Corpus Domini, da parte sua peró é obbligato a recitare SS. Messe Laus Deo semper = A Dio sia sempre lode.
Gerarchia: A-1071/016
Data: 1648
Post: Val Badia, La Val